La lattuga selvatica, conosciuta scientificamente come Lactuca virosa, è tradizionalmente considerata un rimedio naturale per affrontare il dolore e i problemi legati al sonno. È arricchita di lactucarium, un composto che si ritiene abbia lievi proprietà sedative e analgesiche. Tuttavia, è fondamentale ricordare che l’efficacia della lattuga selvatica può variare da un individuo all’altro e si consiglia di consultare un operatore sanitario prima di sottoporsi a qualsiasi trattamento a base di erbe. Di seguito è riportata una guida completa alla formulazione di un estratto di lattuga selvatica:
Componenti necessari:
- Foglie di lattuga selvatica (possono essere fresche o secche)
- Alcol ad alta gradazione (come vodka o Everclear)
- Un barattolo di vetro con un coperchio sicuro
- Tela di formaggio o un colino raffinato
- Bottiglie di vetro di colore scuro per la conservazione
Procedura:
Acquistare la lattuga selvatica:
- Avete la possibilità di raccogliere autonomamente le foglie di lattuga selvatica o di procurarvi quelle essiccate da una fonte affidabile. Per chi sceglie di raccoglierle, è bene assicurarsi che la pianta sia identificata con precisione e che provenga da ambienti incontaminati e sicuri.
Preparazione delle foglie:
- Se si utilizzano foglie fresche, lasciarle appassire per alcune ore per ridurre al minimo il contenuto di umidità. Per le foglie secche, questo passaggio non è necessario.
Schiacciare o tritare:
- Sezionare le foglie in piccoli pezzi o schiacciarle per aumentare la superficie, facilitando il rilascio dei costituenti attivi durante l’estrazione. A questo scopo, utilizzare un mortaio e un pestello o un coltello.
Collocazione nel vaso di vetro:
- Depositare le foglie tritate o schiacciate in un barattolo di vetro, riempiendolo fino a metà ed evitando di sovraccaricarlo.
Assuefazione all’alcol:
- Introdurre l’alcol ad alta gradazione nel barattolo, assicurandosi che le foglie siano completamente sommerse. Il livello di alcol deve superare la materia vegetale.
Sigillatura del vaso:
- Fissare saldamente il barattolo con il suo coperchio.
Stoccaggio e scuotimento:
- Conservate il barattolo in un luogo buio e fresco per almeno due-quattro settimane, agitandolo leggermente ogni pochi giorni.
Straining:
- Al termine della macerazione, filtrare l’intruglio con un colino raffinato o una stamigna in un altro contenitore sanificato, estraendo il massimo del liquido possibile.
Conservazione in bottiglia:
- Versare il liquido filtrato (ora l’estratto di lattuga selvatica) in bottiglie di vetro scuro per conservarlo. Le bottiglie scure aiutano a proteggere l’estratto dalla luce, impedendone la degradazione. Etichettare chiaramente le bottiglie con la data e il contenuto.
Determinare il dosaggio:
- Iniziare con un dosaggio minimo, come poche gocce, e aumentare progressivamente secondo le necessità. Il dosaggio è specifico per ogni individuo e richiede cautela e osservazione dei suoi effetti corporei.
Nota importante:
Sebbene la lattuga selvatica sia acclamata per i suoi potenziali attributi sedativi e analgesici, il suo utilizzo richiede cautela e, idealmente, la supervisione di un professionista sanitario, in particolare per chi è in gravidanza, allattamento o assume farmaci. Sono possibili interazioni con particolari farmaci e diversi effetti collaterali. Prima di ricorrere a rimedi erboristici per problemi di salute espliciti, è necessario consultare il personale sanitario.