Sono molti i richiami effettuati dal Ministero della Salute. Questa volta, però, è toccato a un alimento molto amato dagli italiani: la pasta.

Anche se sembra essere il miglior alimento sano con il minor numero di ingredienti, in alcuni casi anche la pasta può essere pericolosa per la salute.
COSA SAREBBE IL MONDO SENZA LA PASTA!
La pasta è uno degli alimenti preferiti al mondo, soprattutto dagli italiani. Si stima infatti che consumiamo almeno 23 chili di pasta a persona in un anno. Al secondo posto c’è la Tunisia, con un consumo di 17 chili di pasta pro capite in un anno.
In fondo, la pasta è considerata un alimento estremamente semplice e dal potere saziante, ma è anche estremamente versatile. Basti pensare alla pasta fredda in estate, alla pasta al forno nelle domeniche invernali, alla pasta al sugo, in brodo o al pesto: le combinazioni sono pressoché infinite.

Tuttavia, in alcuni casi, il prodotto acquistato al supermercato può essere estremamente pericoloso per la salute. Il Ministero della Salute lo controlla periodicamente e questa volta ha dovuto richiamare non solo alcuni lotti di pasta, ma anche i condimenti per la pasta. Vediamo cosa contenevano e cosa sono nello specifico.
Lotti pericolosi per la salute
Recentemente, il Ministero della Salute ha ritenuto opportuno richiamare alcuni lotti di maccheroni. Il ritiro è stato annunciato dal Ministero stesso, come di consueto.
Non è la prima volta che lotti di pasta vengono richiamati. In passato, era comune che diversi tipi di questo delizioso alimento contenessero pesticidi come il glifosato.
In particolare, si tratta del tipo di pasta strozzapreti prodotti dall’azienda Fumaiolo S.r.l. Il richiamo è stato disposto a causa di una possibile presenza sospetta. All’interno della pasta in questione erano infatti presenti frammenti metallici dovuti alla rottura di una parte dell’attrezzatura di lavoro utilizzata per produrre gli strozzapreti.
Il lotto è il numero 004/22.
Gli strozzapreti sono in confezioni da 400 grammi con data di scadenza 31 marzo 2023.

Naturalmente si tratta di incidenti che possono accadere. Fortunatamente, il Ministero della Salute ha prontamente richiamato il lotto. Chiunque abbia questo tipo di prodotto nella propria dispensa dovrebbe restituirlo al supermercato dove l’ha acquistato, se non l’ha già consumato. In questo modo, potrà ottenere un rimborso, in base alla politica osservata dal supermercato.
